Santoreggia
Santoreggia
Santoreggia
Viene utilizzata in cucina per insaporire piatti di carne e pesce ma anche piatti di verdure e legumi. La santoreggia ha un aroma tipicamente mediterraneo e può essere usata per molti piatti: antipasti, condimenti per insalate, bruschette, focacce, pizze, torte salate, pasta, pollame, ragù bianchi, melanzane, peperoni, zucchine, fave, lenticchie, ceci…
Della pianta si utilizzano prevalentemente le foglie il cui aroma, particolarmente intenso, ricorda un misto di Timo e Limone. Si può preparare anche una Tisana : un litro d’acqua e 20g di santoreggia secca, usata contro il mal di gola (facendo gargarismi),
inoltre bevuta prima dei pasti aiuta la digestione
La santoreggia fa parte della famiglia delle Lamiacee (la famiglia della menta) ed è presente in diverse regioni del Mediterraneo, anche se probabilmente trova le sue origini in Asia Occidentale. La santoreggia, anche conosciuta come "erba dei fagioli", ha un profumo erbaceo che ricorda il timo e l'anice con in aggiunta delle note pepate. In tempi lontani infatti, quando il pepe aveva costi proibitivi, la santoreggia veniva usata come blando sostituto del pepe nero.
USO IN CUCINA: in centro Europa si usa in molte ricette di legumi (in particolare di fagioli e piselli) mentre è un aroma che si trova frequentemente in una tipica ricetta del ripieno del tacchino del Ringraziamento, essendo stata introdotta nel Nuovo Mondo dai Padri Pellegrini. E' un'erba interessante e versatile anche se sottoutilizzata. Oltre che per i legumi può aromatizzare una vinaigrette o può essere aggiunta alla marinata di pollo, agnello o pesce.
(Santoreggia: Ravioloni di ricotta con pesto di Santoreggia)
(Santoreggia: Frittata aromatizzata con Menta, Rosmarino e Santoreggia)
(Santoreggia: Pennette con Asparagi e Pesto di Santoreggia)